La città di San Frediano. Lucca fra VI e VII secolo: un itinerario archeologico

domenica 29 settembre 2013

I Segni dell'Auser in blu



Quattro anni sono passati dacché Marcello divinava in blu i Segni dell'Auser, tra Frizzone e Arpino, Paganico e l'Aqua Longa, meandri perduti e tagliati, paludi fossi bonifiche; quattro anni, e quando Google Maps ci regala nuovi sogni manca la magia dei colori di Marcello, a trasformare le immagini in segni della storia.
E ora, navigando nei sogni della Terra dell'Auser lungo i meandri disegnati in blu, cercando a Wolfenbüttel il codex Arcerianus, ora che tutti son generosi dei codici antichi fuor che l'Italia (o quasi), e trovando il Gudianus 105, e poi, per Lachmann e Thulin, arrivando a Heidelberg e da qui al Palatinus Heidelbergensis 1564 finito alla Bibliotheca Apostolica Vaticana, gli agrimensori romani si manifestano nei colori del Diazografus, non già nei puri segni dei Gromatici Veteres. Storie di terre e acque, lenti fiumi che disegnano nuove isole, si direbbe, alterando l'armonia degli ordinati paesaggi centuriati, con casette un po' tardoantiche che cercano il dosso tranquillo.
Il segno dei Gromatici, e i sogni di Marcello, per ritrovare le storie dei meandri che divengono Segni dell'Auser nei colori del cielo e della terra.

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