La città di San Frediano. Lucca fra VI e VII secolo: un itinerario archeologico

giovedì 14 gennaio 2021

Anniversari, seguendo onde e punti.



Quaranta anni, giorno più giorno meno, da quando l'archeologia teorica si fece pratica, nella giovanile Soprintendenza Archeologica della Toscana, con non meno giovani amici e compagni di avventure. Come si dice, sembra ieri, ma quanto tempo ... il tempo di vedere tutte le stagioni, progettare scavi, saltare in cantiere, seguire restauri, scrivere di tutela ... fino a vedere tutto risucchiato dal burocratismo e infine strangolato. Primavera, estate torrida degli anni Ottanta, lieve autunno con il nuovo millennio, il gelo del luglio 2016. 

Ricordi, non bilanci. E tutto in due frammenti, scavi di Lucca Battistero, anni Settanta, scatolina riemersa quando già tutto era finito, e un'amica ancora in prima linea te la mostra, la apri, e trovi le onde e i punti della scodella di Fontanacce di Medicina che un giovane collega mostrò dal primo sopralluogo in Valdinievole, gennaio 1981 o febbraio ... Enigma allora appena illuminato da qualche frammento di Luni, e ora molto se non tutto sappiamo su linee ondulate in rosso e pennellate degli anni di contadini e pastori, e fabbri cittadini, fra IV e V secolo.

Seguire onde fermandosi sui punti ...e sempre senza vedere l'intero sistema. ma si sa, qualche volta è meglio immaginare, e sognare, anche ricordando storie di quarant'anni prima.

venerdì 1 gennaio 2021

Disseminar tremissi





Seminare monete d'oro, chi lo faceva, chi si illudeva? Ma andava di moda, chissà, nelle Maremme del V secolo, e un po' anche dopo, tremissi o solidi con facce di imperatori e croci, segni del potere e attese di salvezza, di qua e di là dal grande segno di interpunzione della vita ... Roccastrada, rifiutati perché troppo comuni il Teodosio e il Valentiniano, Prata, un bel tremisse di Zenone, opera di zecca italica, anni di Odoacre, si direbbe dalla più raffinata descrizione. Anni Venti dell'Ottocento, contadini e funzionari in attesa dell'elogio granducale, qualche volta raggiunto, qualche volta no. Per un grammo e mezzo d'oro, cosa non magna anche allora, e poco meno, forse, di quando la monetina fu persa.

Perfidia di archeologo domanda se solo monete di un grammo e mezzo d'oro venivano offerte alle granducali collezioni di Toscana perché tanto valeva l'approvazione delli superiori, e quando ben altro era il malloppo si provvedeva di martello e di fuoco, a far dell'oro coniato mero oro, e sciogliere tutti i dubbi,

Oppure se per le Maremme girovagavano, chissà, pastori, come quelli immaginati trent'anni fa in continue escursioni sulla sponda dell'Osa, quota 10, quanta fatica per qualche pagine, ma quanta attesa, per un sito degli anni in cui di disseminavano tremissi, e anche un po' di solidi, in cui si immaginò, nel nero della terra, la storia dei pastori.

I pastori erranti di Maremma, capanne fra ruderi di città e ultime luci delle ville ... con il tenue bagliore del tremisse, perduto fuggendo da lupi o da briganti.


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