La città di San Frediano. Lucca fra VI e VII secolo: un itinerario archeologico

domenica 29 settembre 2019

Marcello e i segni della storia, dall'alto. Dieci anni dopo, ricordando Marcello Cosci.


Dieci anni, dacché Marcello ci studia dal suo cielo. Le parole non servono, quando le immagini tracciano i segni degli anni che furono, degli anni condivisi, degli anni del ricordo.
Nel susseguirsi di immagini che Google ci regala (diciamo così), ecco che l'Isola di Bientina può tornare ad essere, per qualche giorno, il cuore del lago che fu. L'Isola che visitammo quanti anni fa più non si sa, perché il giorno della ricerca sul terreno dei segni del castello non ha un prima e un poi, come ciò che veramente vive o si sogna. Il sogno del castello, di una battaglia di secoli antichi, uno dei tanti sogni materici che condividemmo.
Dieci anni.

sabato 21 settembre 2019

La croce che fiorì di settembre. Da Lucca al Clitunno.




Occorrono amiche lontane, dalla Grecia, sulle utili vie del social, ebbenesì, per rammentare che il giorno 14 settembre Volto Santo di Lucca è Esaltazione della Santa Croce. Legno che fiorisce di vita, per l'Agape di cui si sostanzia.
Crux florida, per capire finalmente il pluteo di Santa Reparata, per il quale l'archeologo ora vecchio s'ebbe da quasi giovane rampogne di scippatore dalla professoressa insigne, figlia di insigne, coniuge di insigne ... ma dai, era pubblicato da  millanta anni, era impossibile non vederne la sorella effigiata sull'altro pluteo, che ora si sa venire da Cantignano, abbazia del secolo VIII. Plutei con croci di anni di croci, quante mai ...
Ha cercato ha cercato, croci fiorite infinite sui capitelli del secolo VI, assai meno su plutei, la più bella,  zia di quella di Santa Reparata e cugina dell'altra di Aquilea, nobilita il fianco ora quasi invisibile del sarcofago del vescovo di Ravenna, Sant'Esuperanzio. Acanto alla moda del secolo VIII a Lucca, nipote di quello del secolo V, revixit ars, o tralcio lieve di foglie a Ravenna, la croce che dà la vita ...
Ma più di tutte la croce potente del Clitunno, voluta per decreto ministeriale d'età longobarda ma figlia degli anni maturi del secolo V, misere le plebi, opimi i senatori e chi di rango, solidi con facce un po' stupite di imperatori maneggiati da Ricimero e da Oreste, ma imperatori, per far erigere lo stupore sulla via fra le due capitali.
E ora che è in pensione e si guarda intorno, l'archeologo che scruta fiori e foglie ammira al Clitunno l'uva settembrina sposarsi al settembrino melograno, polare espressione del mondo vegetale, e nascere dall'acanto, zio di quello di Lucca.
Giorni di settembre, giorni dell'Esaltazione della Croce. Chissà ...
Ah, gli eruditi non vengano a dire che la Festa dell'Esaltazione blabla, come da citazione del Migne vol. xy, Omelia deperdita ...
La Poesia non ha note a pie' di pagina. E neppure la Fede.

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