La città di San Frediano. Lucca fra VI e VII secolo: un itinerario archeologico

lunedì 30 settembre 2013

Antichi amici tra Nievole e Cerbaie (gli anni dei coloni)

 


Anni, per ritrovare pagine del Settecento fragranti dell'erudizione elegante del Lami, da leggere senza erudizione, e in queste, sull'altra sponda della Nievole, quando quasi è già Arme e poi Usciana, nelle boscaglie delle Cerbaie che danno a oriente, per la felice passione del Guardia del Gran-Duca a Cappiano, un Antonio Lazzeri che sa di nome familiare, storie gemelle del Bizzarrino e dei Poggioni, luoghi amati dagli amici e rivisitati in viaggio per Lamporecchio,
La Vittoria del vittoriato dichiara, per le olle salvate dal guardia del Granduca, fra curiosità di anguille e per elefanti di ere perdute, gli anni delle mura della colonia Latina e dell'inquietante ipogeo della Giuncaiola, tarsie di pietra; il conico vaso che copriva olle e tazze e pentolini, e il ferro adunco – dirà il Lami qualche anno dopo, riflessivo – si rispecchiano nei disegni di amici antichi per il vanto del museo di Larciano e dei fascicoli dell'Archivio, fine Ottocento, i Poggioni, dove le terre di Stabbia dan luogo a quelle dei castelli pistoiesi.
Liguri in campestres agros, celebra l'archeologo, con il pentolino per le birre e la tazza per il vino, Liguri scesi in armi fra i coloni di Lucca, dai monti del Serchio o di Marliana, ad aprire campi fra le Cerbaie e il Montalbano e a costruire case con le tegole.

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