La città di San Frediano. Lucca fra VI e VII secolo: un itinerario archeologico

sabato 20 maggio 2023

Ildeprand & Ferelapa, Hildericus & Dagileopa. Storie longobarde di mariti e mogli o qualcosa del genere ...





Belle immagini e non solo regala Beweb, con un po' di pazienza, fa ritornare a San Pietro a Vico, campagne di Lucca, molto amato il lato A, ma non meno il B, con la sua storia tormentata, dal Beverini in poi.
La storia di Ildeprand e Ferelapa, nome raro, e subito si pensa a Ferlaupe o Ferilaupa o come si chiamava, la longobarda fiorentina della chiesa perduta, tanto cara a Guido Vannini ... E la data è sicura, circa 800, o quasi, e quel sapore romano nella B e nella R, tutto è romano negli anni che vedono arrivare cripte e reliquie. Chi si fermava a San Pietro a Vico, rifatta dall'Aldobrandesco, nella solenne iscrizione fatta a spese del marmo dell'augustale (si disse in gioventù) poteva trovare un'anticipazione della rinnovata Roma. O chissà.
Si sa, l'archeologo divaga ...
E certo Ildeprand faceva come il duca Gregorio a Chiusi, settant'anni prima, con la sua bella Austreconda, diventata dux anche lei, a celebrare le imprese architettoniche per quei pochi che sapevano leggere. Non come Gregorio, con conti e duchi nominati da Carlo non c'era molto da scherzare, forse ne sapeva qualcosa Allone, scomparso così presto, e Wicheram al suo posto, prima dux e poi conte. E però anche lui associava la moglie Mona nella fondazione di Vetrognano, persa chissaddove ...
Wicheram e Mona, franchi ma un po' alla longobarda, Ildeprand e Ferelapa, Gregorio e Austreconda. E si vorrebbe aggiungere Hildericus e Dagileopa, la meteora spoletina del 739, un po' meno di successo rispetto a Gregorio, perché già il sommo De Rossi era stupito del singolare uso di un secondo nome per un longobardo, e Bruckner prima e la mitica Nicoletta Onesti in Francovich poi ci rammentano che Dagileopa è nome di donna. Dagi- il giorno, -leopa l'amata o qualcosa del genere, tanti nomi di femmine in -leopa, dalle parti di Spoleto, e Benevento. Albileopa la badessa, ma basta sfogliare il Regesto di Farfa ...Gradeleupa, Gualdileupa ... a piacere. Donne del sud, che sapevano amare. O essere amate. O chissà. Quanti chissà.
E dunque Hildericus arrivato a Spoleto si era abbinato a qualche famiglia del loco con Dagileopa, ma non sapeva come presentarla, nella frettolosa iscrizione apposta alla lastra che s'immagina opera del fondatore di Ferentillo, qualche anno prima, Faroaldo, subito trasformata in potente messaggio del nuovo ordine, se aveva ragione Herzig, filologia di tanti anni fa. Lascia in bianco, si vedrà, un'interpunzione un po' sbilenca.
Chissà, l'archeologo deve fantasticare. 



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venerdì 12 maggio 2023

... e far di carta le parole, fra sorrisi perplessi



Eh sì, ben altra cosa le parole di carta, ben altra le immagini che vibrano di toni monocromi su carta patinata ... le parole e le immagini descritte in .pdf possono fare il giro del mondo in un attimo, ma la carta vive, delle luci che riflette o assorbe, delle sue pieghe, mentre le pagine si flettono ...

Sicuramente avresti trovato da ridire, questo era il tuo stile, ma non sulla carta per raccontare per immagini storie antiche, le tue. E tu le raccontavi volentieri, sempre, da ultimo con passione, ricucendo i frammenti con un po' di fantasia. Come fanno gli archeologi. Ti capivo perfettamente, in questi esercizi spontanei.

Tempi tecnici di stampa, ma in tempo per la Festa della Mamma. La festeggiavamo perché non se ne poteva fare a meno, sai benissimo che a me le feste obbligate non piacciono, ma non mancavamo mai. E Paola portava sempre i fiori e tu li apprezzavi ma non sapevi dove metterli. E ritornavano indietro, spesso...

E sempre un sorriso. Come i sorrisi veri, nati dal cuore, alla fin fine un po' perplessi.

Con un sorriso perplesso lo avresti visto, il libretto delle tue storie. E voglio immaginare che così tu lo veda.

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