La città di San Frediano. Lucca fra VI e VII secolo: un itinerario archeologico

venerdì 2 marzo 2012

Tesori ritrovati (uscendo dalla Terra dei Quattro Fiumi per andare a Perugia passando da Dresda)



Le vie del web, dalle biblioteche al pdf, ed ecco apparire da Dresda e da Monaco il tesoro conosciuto sulle pagine del Fontanini viste e fotografate a Pisa anno 1984, immaginato nelle mai viste pagine del Bianchini che ora son qui, senza figure (meno male, nessun rimpianto, rimugina l'archeologo vecchio che rinnova le ansie inani di una gioventù remota).
Da Perugia a Villa Albani, il discus votivus e le altre sontuosità riemerse nel 1717 sull'arce di Perugia,  Prospettiva 40 o da quelle parti e Mauro Cristofani, i commenti per la fibula che squilla del suo oro dall'oriente sino all'eco nelle tombe di Chiusi, la collezione Baxter e il guerriero che oggi sappiamo d'oro; e gli orecchini, un po' a cestello e un po' no, presidi sul Danubio e studi balcanici; e la collana, con i fermagli tardoantichi e del VI secolo. E quanti anni passati, e le perfettille studiose rerum Byzantinarum che non lo vedono e stanno bene lo stesso.
Ed ora, non faticose stampe in bianco e nero nel buio, graffiate graffite, ma un limpido pdf, buono per tiff e jpeg ed ecco la tavola del Fontanini, incipit dell'archeologia simil-longobarda in Italia, per un erudito che associava immagini fibule orecchini un po' a cestello e un po' no, l'insigne frutto del toreuta che celebrava la vittoria sui Barbari di un Barbaro, magister militum o qualcosa del genere.
Non è Terra dei Quattro Fiumi, ma da qui forse passarono (ma forse no, e più forse no) i truci Langobardi che andavano a prendere Perugia, a tenerla per il re della Lombardia o per l'Imperatore, o un po' per l'uno e un po' per l'altro.
Ed è una pagina ritrovata di anni in cui si credeva in qualcosa.

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