La città di San Frediano. Lucca fra VI e VII secolo: un itinerario archeologico

sabato 14 gennaio 2023

Il volo del cigno








 Il cigno di Arezzo, visto venendo da Lucca, seguendo il festone dell'augustale Constans, quanti anni fa ... ma spesso ritorna, e sugli aerei fili della rete ancor meglio trova oggi i suoi anni. Le dedica al Genio della Decuria, gli anni un po' di Tiberio e forse anche di Claudio, per arrivare a Magonza e rassicurarsi. Sì il Petronius Asellio di Magonza, divinamente studiato da Devijver, morto negli anni di Augusto, non può che essere il padre del marito di Ciartia Procula, cavalieri di Arezzo aspiranti senatori, la generazione successiva, con il loro bel monumento funerario, tumulo circolare nella piana di Arretium.

E con il cigno si arriva a Fiesole, al teatro e ai suoi ornamenti, gli eroti che giocano con il cigno, segno augusteo un po' evoluto, ma così vicino ai cigni di Arles, trionfo della celebrazione augustea, si sarebbe detto un giorno. Ma questo si dice ancora.

Una storia di celebrazione imperiale, allora, o di pura passione d'amore, il cigno che sa essere segno di Apollo, per celebrare l'imperatore fondatore, ma anche segno del signore degli Dei, per amare Leda.

Chissà, tutto è forse in quell'oggetto singolare che il cigno arreca, laccio scrisse l'antico Gori, laccio d'amore, o ghirlanda, ma sempre d'amore.

O chissà cos'altro ...


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