La città di San Frediano. Lucca fra VI e VII secolo: un itinerario archeologico

lunedì 21 dicembre 2020

L'ombra lunga dell'Etrusco




Un bel regalo per il Natale, gli amici antichi e nuovi del Mugello, la tomba quasi principesca di Radicondoli, meraviglie di scavo, rigore di studio, documentazione perfetta ... 

E giacché sono i giorni del solstizio, e le ombre sono lunghe, la decorazione del barilotto con battente per coperchio, plastici trionfi di meandri, si allunga nel tempo e nello spazio fino agli scavi nel fango di Lucca, Via Squaglia, autunno del 1982 ... e poi un bravo restauratore a ricomporre dallo sfacelo di tombe distrutte un cilindro inquietante, e le pagine di Francesco Nicosia, di Giuliano de Marinis, e Fausto Berti e poi di Giovannangelo Camporeale ... memorie, per ricomporre le vie da Volterra verso il settentrione seguendo il filo dei listelli. 

E le geometrie policrome degli spazi di Villa Guinigi per rammentare al viandante distratto le prime storie della Piana che sarebbe poi stata di Lucca.

Un triangolo del VII secolo a.C., un po' prima forse nel Mugello, un po' dopo nel suburbio di Lucca.

Storie sepolte, accantonate, concluse tanti anni fa, che si risvegliano con le ombre lunghe del solstizio, da Volterra a Lucca, da Lucca al Mugello, dal Mugello a Volterra, terre di Etruschi.
 

martedì 15 dicembre 2020

Abitare alla longobarda

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Mesi e stagioni di fatiche, per Elisabetta e Susanna, venti anni fa, la Loggia dei Mercanti, il cuore di Lucca. Fabbri e fucine per metri, e infine, negli abissi, un barlume dell'Alto Medioevo così cercato, in quegli anni remoti.

Si sta chiudendo, i fondi di bottega vengono messi a liquidazione, già si era detto di quel monolocale datato al nascere da una placca per cintura, alla sua metamorfosi in bilocale forse con porticato, chissà, nei tempi di mitiche brocche che nel beccuccio hanno il sapore degli anni longobardi. Forma amata da chi stampigliava i barbari impasti e da chi modellava le pentole memori degli ultimi anni dell'Impero, preparazioni alimentari semiliquide, chissà ... sarà la fine del VII secolo, sospetta l'archeologo, se Roma insegna ... Quanti chissà.

Ma per ricostruire il monolocale riscaldato da un focolare appena decentrato, non occorre andare a Roma. Si è atteso venti anni per raggiungere Pistoia, e gli acquisiti del medico del re, anno 726, il vir magnificus Gaiduald, mulino nel suburbio di Pistoia con corte e sala, «pedeplana, muris circumdata, scandula coperta». Abitare alla longobarda a Lucca negli anni dei ghirigori di marmo, un monolocale pianterreno detto sala, coperto di legno, perché traccia non v'ha di altre coperture, opera Gallica, venticinque scandole per una tegola. Ma con riscaldamento. I lussi degli anni di Cuniperto e Liutprando, anche un bagno caldo ci si poteva fare. Qualche volta letale.

 





 

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