La città di San Frediano. Lucca fra VI e VII secolo: un itinerario archeologico

mercoledì 19 agosto 2020

Crepuscolo in Valdera. Ricordando Giuseppe Mostardi.


 

Lungo è il crepuscolo nella Valdera, infinito il rosseggiare oltre l'ultima quinta di colline, e poi il Tirreno.

Sei anni quasi esatti dacché l'archeologia di quelle terre va per altre rotte; eppure quando si guarda da oriente o da occidente la valle, un raggio illumina qualche memoria, di Etruschi, di Romani, del Medioevo infinito e multiforme ...

E oggi che dall'amico ancora appassionato e vivace, per tutto e nonostante tutto, Lorenzo Bacci, si apprende che il compagno di viaggi e d'avventure degli anni del ritorno in Valdera, i primi del nuovo millennio, dopo le antiche storie di cippi e del Mariti, Giuseppe Mostardi, non c'è più, il raggio del sol morente si fa più vivo, fende la prima notte. Splendono marmi etruschi veri o presunti, grotte che forse furono tombe e tombe che ora son grotte, e quante storie di ordinaria burocrazia vissute con Giuseppe, maestro di quest'arte oltre che dalla storia della sua terra. Tectiana e dintorni, condivisioni e dispute.

Infine Soiana, miseri lacerti di tante vite, terremoti, devozioni, piante recuperate per ricomporre miseri lacerti. La Chiesa Vecchia, con Giuseppe che sapeva entusiasmarsi per questa come per la Tunisia ...

mercoledì 12 agosto 2020

I giorni della salicaria


Frementi tocchi di porpora nascono dai fossi e dalle zolle ancora intrise delle ultime piogge, nella Terra dell'Auser ... la salicaria, o salcerella, erede estiva dei giglio d'acqua. S'intrecciano con il verde, in faticosa attesa di nuova forza dal cielo.

Purpurea signora del Botronchio, vista quante volte con Augusto, negli ardenti pomeriggi in cui si sognava di nuovi scavi, e con Consuelo e gli altri nei giorni in cui il ponte degli Etruschi si svelava pian piano. Ma mai del tutto ... L'unica estate piovosa, anno 2014.

Un velo purpureo, e dietro il ricordo.

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