La città di San Frediano. Lucca fra VI e VII secolo: un itinerario archeologico

martedì 1 gennaio 2013

Il segno del pozzo


È facile navigare per le trame della rete, googlare la Gazette Archéologique, numero 7, anno 1880, vederla comodi, schermo pieno, per virtù francese a gloria dell'archeologia della Terza Repubblica, combattiva antagonista di quella d'oltre Reno (e d'Alsazia, in quegli anni); e altre cose occupano l'itale menti, in questi giorni (direbbe il vate astigiano, vagando per Firenze).
Riappare la situla allora fresca di terra emersa dalle tombe dei Tirreni guerrieri e navigatori dell'Egeo di Telamon, Talamonaccio scavato da Strozzi e Vivarelli, acquisto per Cracovia del principe Czartoryski, benevolo alla sua patria oppressa e alla scienza; e ancora là attende il sogno di Tyró e dei suoi figli, di Poseidon/Nethuns, Laomedonte, Eracle e Troia, storie intrecciate in cui la moglie dei navigatori tirreni, andando al pozzo con il prezioso ovoide di bronzo, vedeva eventi remoti e oscuri, o la sua storia. Riconoscimenti, attese, il mare, vita di donne che vedevano partir triremi per agguati a Rodi, vittorie e preda o morte, e i Romani alle porte; e intanto attingere acqua al pozzo, con il prezioso segno di virtù femminee offerto alle loro doti. O così sogna l'archeologo che dalla vetta del poggio che domina il mare e la terra qualche volta, in anni perduti nelle nebbie dell'inverno, cercava immagini perdute.
Ed ora la storia di Tyrò, cesellata sulla situla di Talamone o incisa nello specchio di Perugia, affiora per dar vita ai pozzi dell'Etruria sull'Auser, acqua di terra da attingere con le brocche nel bucchero dai toni del blu o con il legno scavato che altri trovarono sono ora trent'anni, e l'erudizione può avere i suoi tempi.
Ma dipingere con le immagini della situla della donna tirrena venuta forse da Orvieto al mare, negli anni dei pirati tirreni che andavano a Rodi, per gli agguati alle navi sulla rotta che avrebbero ritrovato cavalieri con la Croce di Malta o la Croce di Santo Stefano quasi duemila anni dopo, è facile. Ed è il segno dei Segni dell'Auser, per l'apparire di un Anno Nuovo.

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