La città di San Frediano. Lucca fra VI e VII secolo: un itinerario archeologico

giovedì 5 aprile 2012

Archeologia vintage (ritornando alla Terra delle Tre Lagune)



Anni remoti, quelli in cui l'archeologo che ora scorre i suoi anni estremi per la Terra dei Quattro Fiumi alternava i Fiumi (allora Tre), con le Tre Lagune, e il vento del mare e il sole dell'Albegna.
E talora capita, come ai pensieri che vanno e vengono dai quadranti freschi, di ritornare alla laguna degli Etruschi, e a quella degli Etruschi e dei Romani, e a quella delle Due Strade, fra l'Origlio e la Duna, che frequentò da ultimo, con Lara e altre amiche, che ora fanno altre cose. Orbetello e l'Origlio, e Talamone, visitati da ultimo sulle vie del cielo con Marcello e con la discepola che egli tanto amava.
E altre amiche, che confidano nei Segni del Passato, e come l'archeologo che vede l'orizzonte vicino, ora sperano che ritornare ai Segni degli Etruschi che a Fonteblanda commerciavano ferro e vino, cambiavano anfore piene del frutto delle viti dell'Albegna con quelle giunte dall'Ellade, in kantharoi di bucchero o in coppe che ancora, come negli anni remoti, vuol chiamare ioniche, possa suscitare nuove passioni in una terra le cui passioni l'Archeologo Zio conobbe in anni furenti di passioni, di ansie, di speranze.
Si trasformano antiche immagini su carta in immagini che volino nella rete, ritornano amici e compagni di scavo, che ogni giorno scendevano per l'Albegna e gli affluenti al mare, pioggia o sole – ma l'archeologo voleva le stagioni di primavera o il sole morbido dei tramonti d'autunno sul mare che vede il Giglio. E si dedicano antiche immagini riapparse non dall'hard disk, ma da album un po' polverosi, nei Giorni della Passione, agli archeologi (soprattutto -ghe) appassionati, e a chi crede che dalle tracce del ferro divenuto spugna, come ripeteva Diodoro, dal vino dell'Albegna e dei mari dell'Ellade, dalle coppe d'Etruria e delle Due Elladi, di qua e di là dallo Ionio, dalla nave d'avorio pronta per Elena e da quelle di Aristonothos, possa nascere una passione simile a quella dei giorni del '91, con Remo e con gli amici di Murci, del '93, del '97, con altri amici di Murci e con archeologi giovani ancor giovani nell'animo, su strade simili o diverse.

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