Da terra di morti con fatiche e passioni infinite, da grumi che si dissolvono nella curiosità dell'archeologo, riappare una storia lucchese del Settecento, seconda metà, segni tardobarocchi di Spagna tradotti nel cesello romano (dichiara l'esergo), certo da stampe di devozione.
Nuestra Señora de las Angustias de Granada, una dopo l'altra lettere ritrovate dichiarano l'immagine, e Google risolve il 'chi è' in un volo di battute. La Vergine delle Angosce, o come si abbia da tradurre, divenuta Vergine della Consolazione per chi si fece seppellire in San Francesco, negli anni dell'Illuminismo che per lui dovevano essere soprattutto di sofferenza, il Cristo Deposto sul grembo della Madre, la Croce, e gli Angeli.
Immagine splendida, appena appena consunta dalla devozione, per il giorno.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.