La città di San Frediano. Lucca fra VI e VII secolo: un itinerario archeologico

domenica 17 maggio 2015

Il segno del fosso (l'aggere e i gigli)

Arido sole di maggio, arati campi con polvere, ma l'acqua d'intreccio del fosso dell'aggere degli Etruschi con i fossi dei campi genera segni colorati; Iris pseudacorus come crop mark.
Ritornare al Botronchio, quando le orchidee selvagge riposano e lo stramonio prepara il suo fiore, praterie di fiori tardogotici inanellano le Cerbaie, per salutare le sublicae sepolte di Etruschi e Romani, e riconoscere i fossati dell'etrusco rettifilo di terra e di legno, già visti dall'alto, nell'effimero giallo dei gigli d'acqua.

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