Si compiace Paolo delle fatiche sue e di Silvio, e del gesto bello del signor Balducci, compiuto infine per le sapienti mani delle antropologhe che con gesti lievi disegnano di ossa combuste il profilo della Fanciulla, nel sole di Vagli, un giorno d'agosto.
Una comunità che ritrova storie sue, remote, mentre le Apuane tracciano le prime ombre della sera, e i ringraziamenti sono d'obbligo, per Moreno che trovò la cassetta, per Rita che ha esaltato i colori del metallo e rigenerato la forma dei vasi, per Simona che ha dato la freschezza dei loro anni a ossa bruciacchiate, e con Jasmine ce le dispone per i pensieri più vari, per Rodolfo che fece le teche e Consuelo che narra per immagini le fatiche degli archeologi, per il Comune che sempre si diede da fare con la signora Fondazione, e il dottor Bianchini amico di tempi remotissimi, di quando Paolo con Carlo trovava i microsegni dei Mesolitici sui prati che conoscono solo l'ombra delle nuvole.
E se la stampa tace, troppo impegnata a seguire i Segni del Male, gli amici della Fanciulla, nel sole d'agosto bianco delle Apuane di Vagli, appena venato dell'oro del Calacatta, come si suol dire, se ne faranno una ragione.
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