Mentre prosegue con successo di
pubblico la mostra La Fanciulla di Vagli. Una sepoltura ligure-apuana in
località La Murata, che rimarrà aperta anche nel giorno di Ferragosto nel
Palazzo Domenico Marco Verdigi di Via Vandelli, a Vagli Sopra, prende avvio un
ciclo di incontri con il pubblico mirati a presentare il contesto di indagini
archeologiche nel territorio comunale di Vagli Sotto e della Garfagnana che ha
consentito di valutare adeguatamente l’eccezionale ritrovamento della sepoltura
ligure-apuana della Murata di Vagli Sopra, la tomba della “Fanciulla di Vagli”.
Il 24 agosto, alle ore 17, nello
stesso Palazzo Domenico Marco Verdigi, Giulio Ciampoltrini, Paolo Notini,
Silvio Fioravanti incontreranno il pubblico passando in rassegna i più
rilevanti aspetti dell’indagine archeologica nel territorio di Vagli: Prima e
dopo la Fanciulla. Archeologia nel territorio di Vagli.
Dallo scavo dell’insediamento di
Piari, oggi sepolto dalle acque del lago, condotto nell’estate del 1985, che
consentì di valutare nell’evidenza delle stratificazioni archeologiche la struttura
di un abitato etrusco del VI secolo a.C. dedito alla distillazione della pece
dalle conifere apuane, parte la lunga storia di un rapporto fra uomo e ambiente
che trova nella consistenza del tessuto demografico ligure-apuano in questa
valle, fra IV e inizi del II secolo a.C., altre scansioni, fino a giungere alle
acquisizioni di una ricerca ancora in atto sulla rete di aree metallurgiche
altomedievali, in cui avveniva la prima trasformazione dell’ematite apuana. Le
ricognizioni condotte nella stessa area di Vagli Sotto e nella frazione di
Roggio, grazie all’associazione di minerale grezzo e semilavorato con ceramiche
riferibili all’VIII-IX secolo, integrano la documentazione dell’Archivio
Diocesano di Lucca presentando una struttura insediativa particolarmente
articolata, che prospetta anche per la Garfagnana l’integrazione fra attività
agricole, silvopastorali ed estrattivo-metallurgiche conosciuta in altre aree
montane dell’Alto Medioevo italiano.
Infine, i ritrovamenti nell’area
sepolcrale della chiesa di Sant’Agostino propongono affascinanti temi di
ricerca sull’incastellamento del Basso Medioevo e sull’adeguamento della
società locale ai modelli culturali irradiati dalla corte estense, dopo il
passaggio dell’Alta Valle del Serchio al Marchesato di Ferrara.
A settembre seguirà un incontro –
in data da definire – sul tema Archeologia di una guerra. La tomba della
“Fanciulla di Vagli” e le evidenze archeologiche del conflitto tra Romani e
Liguri-Apuani.
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