Era un po' stanco l'archeologo vecchiozio ala sera degli stovigli, il sole di Maremma, terra sempre amata, aspra e dolce, le pale che ruotano sempre più fitte su monti sempre più opachi, gli ardori delle terre di Pontedera, le fatiche di Rapida e le fosse di Sara.
E giacché fu troppo veloce, con i tempi infiniti strazianti esaltanti del Nulla in mundo pax sincera, con immagini nero su nero, a mo' di Eutropio, un Breviarium historiae monasterii monialium Domini Salvatoris necnon Divae Iustinae Martyris, in usum exhibitionis Lucanae et eius artificis per imagines expressum.
Per il greco c'è tempo.
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