Non ferma a Rigoli e Montuolo ... quante volte sentito nelle stazioni di Lucca e Pisa, quante ...
Ma si fermò un marmorario di eccellenza, in qualche anno della prima metà del secolo VIII, lo aveva visto Biehl, si rivide con un po' d'impegno tanti anni fa, ed ora è un classico, di questa piccola storia di marmorari lucchesi all'opera per Longobardi che volevano rifarsi un'immagine.
Ci si era fermati a Rigoli, e poi un salto ad Aquileia, per la croce splendente nel campo dell'oggetto misterioso, in cui l'importante era la fronte, ma non molto meno il bordo, guarnito di tralci e mostruose teste. Si diceva un fonte battestimale, ma dopo una gita teorica in quel di Vicenza, si può avventurare anche un lavello. Per bagnarsi in acque santificate, no davvero per sciacquarsi. Forse. Tutto un chissà.
Ma oggi si può andare oltre Aquileia, e arrivare alla Capitale.
Sì, il mosaico imperiale di Santa Sofia, che può dare i meritati e perduti colori alla Croce di Rigoli.
E colorato, chissà se su uno sfondo sfavillante d'oro, il cerchio con la croce è tutta un'altra cosa.
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