Si vedono le Apuane, da San Miniato al Monte, dove hai voluto che la terra ti accogliesse, e si immaginano, quando il sole di Firenze abbaglia.
Non è il lato tuo, quello di Levigliani e della Versilia, ma va bene ugualmente, per essere sepolti sulla collina che vede tutta Firenze, e molto in là, verso i monti. Quelli che esplorasti tanti anni fa, seguendo il filo delle ceramiche dipinte, seguendo il filo delle fibule apuane, opera magistrale di ricomposizione di una cultura. E certo senza di te sarebbe stato più complicato orientarsi negli strati del Monte Pisone, che venisti a vedere, anno 1983, curioso allora di conoscere come negli ultimi giorni. Porsi problemi, cercarli, risolverli. E anche discuterne, fossero questioni di iscrizioni che solo tu sapevi decifrare, o di sistemi ponderali.
Sempre curioso, il vero motore della conoscenza. Anche del mitico monumento fallico della Valle di Ricavo, con le sue lettere incise. Un enigma che non avevi ancora risolto, ma prima o poi lo avresti fatto, di certo ... ma la solidità degli argomenti era essenziale, senza compromessi con l'approssimazione.
E per salutarti, che cosa meglio dell'olla ligure con decorazione a fasce, e una bella linea ondulata, incontrata da te nell'archivio della Soprintendenza, frequentato quando si poteva non meno della biblioteca. Visitata fino a quattro giorni prima che il libro dei tuoi giorni si chiudesse.
E ricordando i molti giorni, di quaranta e più anni fa, in cui ne parlavamo ...