E giacché sono i giorni del solstizio, e le ombre sono lunghe, la decorazione del barilotto con battente per coperchio, plastici trionfi di meandri, si allunga nel tempo e nello spazio fino agli scavi nel fango di Lucca, Via Squaglia, autunno del 1982 ... e poi un bravo restauratore a ricomporre dallo sfacelo di tombe distrutte un cilindro inquietante, e le pagine di Francesco Nicosia, di Giuliano de Marinis, e Fausto Berti e poi di Giovannangelo Camporeale ... memorie, per ricomporre le vie da Volterra verso il settentrione seguendo il filo dei listelli.
E le geometrie policrome degli spazi di Villa Guinigi per rammentare al viandante distratto le prime storie della Piana che sarebbe poi stata di Lucca.
Un triangolo del VII secolo a.C., un po' prima forse nel Mugello, un po' dopo nel suburbio di Lucca.
Storie sepolte, accantonate, concluse tanti anni fa, che si risvegliano con le ombre lunghe del solstizio, da Volterra a Lucca, da Lucca al Mugello, dal Mugello a Volterra, terre di Etruschi.