Con Cristoforo si viaggia per isole, piene di castelli e di ruderi e di meraviglie e di porti, e con la sua compagnia di mercanti pellegrini avventurieri si sbarca a Clarence, o Glarenza, castello degno di quelli d'Occidente e d'Italia, in una terra piena di castelli come di signori in guerra, sempre a combattersi per devastare un giardino fiorente e poi cederlo al Turco.
E a Glarentza si trova l'eccellente guida di un bravo archeologo, per chiese e torri e quant'altro il Medioevo franco, di bene e di male (moltissimo) ha fatto ad una terra infelice.
Un po' di nostalgia di casa, davanti al boccale di maiolica arcaica blu di Prato. Seconda metà del Trecento, direbbe l'archeologo che ne ha visto qualche pezzettino anche a Lucca.
I traffici del Datini, raccontati in blu e nero su fondo bianco, subito si immagina. E i misteri delle tessere mercantili...
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