La città di San Frediano. Lucca fra VI e VII secolo: un itinerario archeologico

mercoledì 10 luglio 2019

L'eleganza del cacciatore di orsi del 576-578. Da Via Buia 37 a Kissufim, per dar colore agli scheletri


È elegantissimo il cacciatore di orsi del mosaico dal Negev, anni 576-578, e seppur politicamente scorretto, da rispettare perché affronta la fiera con audacia. Ma chissà qual recondito senso s'asconde sotto i colori delle tessere.
Più preme all'archeologo vagabondo ritornare subito ai morti dei suoi anni antichi, Via Buia, la cintura del Romano, gli anni son quelli, fine del secolo VI, per vestir di tunica stretta da cintura e suoi pendagli (senza terminali!?!) il Lucchese che guardava chissà come i Longobardi appena arrivati. Forse come aveva guardato Goti e Franchi, e qualche Alamanno, confidando nel vescovo Frigiano/Frediano per tirare avanti. E forse Longobardi Goti Franchi Alamanni non erano né meglio né peggio dei numeri imperiali.
Ed è elegante il Lucchese di Via Buia, se sotto la cintura s'immagina la tunica del cacciatore di orsi del Negev. Pronto ad uscire dalla Porta del Vescovo, e prima di san Vincenzo, fra ruderi più o meno aggeggiati, e appena fuori trovare di che mettere alla prova la sua valenza.

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