
Uomini e cose, politica ed affetto, forza giovanile e senile compostezza si sono fusi in un giorno di novembre a Capannori, per ricomporre da frantumi e indizi il paesaggio perduto, nell'illusione che i lacerti sottratti alla terra potessero rendercelo con i colori degli affreschi di Stabia. I colori degli scavi, i colori del misterioso 'sito di Via Martiri Lunatesi', i colori che Marcello ha dato al grigio di remote immagini dall'alto, illuminano le pagine che si attendono febbrilmente, dopo averle lette dieci e più volte, per sentirne il suono, per cercare l'errore.
E poi ...
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