La città di San Frediano. Lucca fra VI e VII secolo: un itinerario archeologico
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mercoledì 29 aprile 2015
Ambiguo profilo su tondo del fondo di scodella, degli anni del Tasso
Ambiguo imberbe profilo, metallico copricapo, tondo radiato e inghirlandato di scodella, anni sul finire del Cinquecento o un po' dopo. E si naviga veloci seppur distratti dai colori barocchi con le vele di Google nell'oceano delle immagini del Tasso, Rinaldo, Rinaldo e Armida, poco poco Clorinda, Erminia e le capanne dei pastori, Luca Giordano e Bernardo Strozzi e altri innumeri.
Poesia da portare in tavola, da scoprire all'ultimo frutto, al finir delle verdure, o da sognare lavando qualcosa.
Anche lavando i frammenti delle terre francescane di Lucca.
martedì 28 aprile 2015
Neoclassici bianchi volti di gesso
Infinite masse di tegami pentole qualche colore dell'India o di Cina visto con algidi occhi e decorativi d'Inghilterra, i piatti più brutti della storia, marrone di Liguria insapidito da pennellate informali ipercontemporanee, leziose onde d'azzurro puntinate, fiorellini e fiorelloni, assai pochi, e poi un volto di gesso, mensola o che altro, cose da scoprire per la passione dell'archeologo. Misteri dell'archeologia d'età contemporanea (in senso tecnico), immagine da copertina per il penultimo capitolo di una storia archeologica scritta o da scrivere, le puntate di un feuilleton dei giorni nostri per i giorni antichi.
sabato 18 aprile 2015
I gialli fiori di Provenza
Gialli fiori in mazzetti, di Moustiers di Provenza o rivissuti da ligure pennello, eleganze del Settecento lucchese, forse le maioliche di Marsiglia, finite in frantumi per i triboli di sguattere (e pronto è il Crespi all'acquaio) e per le magiche mani di archeologhe, lavati da archeologi un po' stanchi ma ancora curiosi quarant'anni dopo i primi lavaggi, per una primavera stanca come chi l'affida ad immagini in bianco e giallo. Ed è la sesta per gli esausti Segni dell'Auser, appena rinati nel Frizzone, acque calde o fredde, chissà, ma precoci di gigli d'acqua.
mercoledì 11 marzo 2015
L'India a Lucca, in bianco e blu
Meraviglie degli archeologi, a trarre dalla terra reliquie e vestigia d'ogni passato, di Google per risolvere gli enigmi in dieci-quindici minuti di domande, e vedere infine giungere d'Inghilterra a Lucca, nel bianco e blu degli anni di Napoleone o di sua sorella, o di Carlo Ludovico, l'India degli elefanti e delle processioni, Madura, view in the fort, Herculaneum, Liverpool ...
Mercato globale, neoclassico a buon prezzo, rivoluzione industriale in una zuppiera, transferware o decalcomania.
sabato 7 marzo 2015
Gli azzurri fiori di marzo
Azzurri come il cielo segnato dai venti di Borea, nel sole di primavera, nel bianco che sa delle nevi dell'Appennino e delle Panie, i fiori giunti di Liguria a Lucca, cinquecento e più anni fa, dovuto pensiero per le amiche dei Segni dell'Auser, pagina estrema di dieci anni di fatiche rallegrate dai colori del Rinascimento.
mercoledì 25 febbraio 2015
Il sorriso amaro della dama di graffita
Un sorriso amaro, preludio al pianto, o forse un ghigno, l'occhio spalancato, la bocca dischiusa, emozioni da leggere nel tratto di una stecca frettolosa, ma non tanto da non comunicare passioni. Biondo tarocco, cortigiana o baldracca o dama del Pollaiolo, anni di manieristi e a Lucca di Zacchia da Vezzano, che poi non era troppo più espressivo nelle sue donne ...
Ambigua immagine, per chiudere fatiche di più anni, inani, ma a colori.
Ambigua immagine, per chiudere fatiche di più anni, inani, ma a colori.
mercoledì 11 febbraio 2015
Fiori per terra e fiori alle pareti. Fiori dal Ponente a Lucca, nei giorni di Sanremo
Fare un paio di isolati, a Firenze, per trovare alfine al Kunsthistorisches in fiori maiolicati della fu Liguria e Contea di Nizza, ma nati in liguri botteghe del Ponente (pare), i gemelli dei fiori ricuciti a Lucca. Metà del Cinquecento, forse un po' dopo, e pian piano si ricompongono fiori sui piatti e trame di fiori su pareti e pavimenti. Foglie di palma, mazzetti, cespugli fioriti, tutto un fiorire in blu, ma qui anche un po' in giallo, e anche in rosso. Un po' meno nauseante, alla fin fine.
E giacché sono i giorni di Sanremo, e sempre più stanchezza serpeggia, le lucide tinte del Rinascimento viaggiano per mare e da Via Giusti sino a Via della Pergola, a illuminare i palazzi di Lucca.
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