lunedì 11 marzo 2013

Le Magiche Donne Etrusche (Circe alla Murella, in Rosso)





Circe, fascinosa beltà seicentesca nei colori bolognesi del Cerrini, con tazza in blu (berrettino?) a preparar pozioni, garbato dono di Wikipedia, o laida vecchia di Beozia nel tazzone che offre al vecchio Odisseo, lasciato il telaio, gentilmente offerta dalla nobile disponibilità del British.
Circe o Penelope, magiche tessitrici che trasformano la lana in segni di seduzione e di potere, o illusioni per uomini inutilmente forti, e nelle erbe trovano il filo della magia per far degli uomini ciò che vogliono, metafore per donne pre-euripidee, temute e sognate da Odisseo a Enea, segno non improprio per le Libere Donne dell'Etrusca Garfagnana, pronte al telaio e pronte alle pozioni.
E lasciando fantasia per dare a apuilaien-- i sognanti colori del Cerrini, o il nero del pittore di Beozia, autocelebrante il suo magico skyphos, con molta ironia, il Rosso PrimoStile che è anche Rosso Etrusco per trovare infine nei colori delle perle venute dal mare con il sole e di quelle figlie del mare delle nebbie il segno della seduzione delle Donne d'Etruria.

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