giovedì 15 marzo 2012

Etruschi segni di pietra nella terra






 Giorni di primavera, anche se aironi e garzette sono distratti, non trovano le acque che preparano i gigli di maggio ...
Si sale e si scende lungo i Quattro Fiumi per trovare amici che con altri amici loro scendono nella terra carica dei colori del sole di marzo per lucidare i Segni degli Etruschi, segni di pietra, commentati dalle storie cantate da strati opimi o asciutti. E alla Giuncaiola le pietre sottratte alle colline di sabbia e d'argilla, per far festa sulle acque del fiume perduto, seppur non sognato, e alla Murella le pietre ancora bagnate delle acque dell'Auser e del suo minore Esarulo, per il riposo prima delle fatiche dei monti.
Etruschi, gente consueta alle storie sepolte della Terra dell'Auser e dei Quattro Fiumi, con enigmi sempre rinnovati, celebrati dall'impasto di terre e pietre, da decifrare per affabulare di storie del secolo VI, mercanti contadini viandanti, del secolo III e II e poi anche I e poi dopo, acque perdute come quelle che distraggono gli aironi e le folaghe, di questa stagione.

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