giovedì 8 marzo 2012

Gli Orecchini della Dam(igell)a






Non ama le feste comandate, le ricorrenze, il vecchio cercatore di segni del passato; ma giacché questi sono i segni del tempo, e le infinite archeologhe che dalla terra traggono storie sono pur sempre figlie del lor tempo, freschi delle fatiche di Stefano, dopo quelle di Alessandro, per sottrarli alla terra e privarli delle terre, per il canonico laico Giorno delle Donne presenta alle dure amiche che pur amano i Segni del Vezzo gli orecchini della Dama di Via Elisa, che era forse Damigella, forse, come dice il dentista e poi ci dirà Valeria.
Solo s'immagina, dalla trina di fili d'argento e dall'umbonato cerchio che ai suoi dì fulgeva di fili godronati umboni sbalzi, che se ne facesse vanto una Romana di Lucca lontana cugina della Rosellana sepolta sotto i santi della cattedrale di San Lorenzo, memore della beltà fascinosa della madre, anni celebrati nelle assemblee del Pentateuco di Tours; o che una Longobarda forse ancora ignara del Dono del Mattino, o forse no, emulasse finezze urbane di figlie di mercanti.
Un sogno, nel povero argento del secolo VII, per un 8 di marzo.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.