martedì 1 novembre 2011
I colori della fuseruola (i viaggi da Pontedera a ...)
Si cercano colori, per i frutti della terra, tartufi preziosi per chi sa capirli (è questa la stagione d'altronde, nella Terra dei Quattro Fiumi).
E dopo il viaggio a Niederdollendorf per lo scramasax segno dell'uomo libero e guerriero, si deve andare a Vienna per trovare nella casa di Putifarre (o come dir si voglia) i colori della Signora della Fuseruola, scene domestiche del VI secolo dell'Oriente ellenistico-bizantino (avrebbe detto in anni dimenticati Ranuccio Bianchi Bandinelli) per i sepolti alla Scafa, sul fiume, prima di Rapida e di Pontedera.
Forse non erano addobbate come le ancelle immaginate in Siria o a Costantinopoli, qualche decennio prima, le Signore con Armilla e Orecchino che Sara ha liberato dal sonno di terra, ma l'Archeologo che tanto frequentò Weitzmann quando cercava luce per i secoli atroci di Lucca e della Toscana ancora sogna – talora – e vira al rosso di porpora delle pagine illustrate il colore della terra.
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