sabato 15 maggio 2010

Lo sguardo triste del primo Rinascimento: su un frammento di graffita di Lucca




Ha lo sguardo del Flagellando di Piero della Francesca l'armigero che un frammento terroso, salvato dalla terra, ci racconta per l'insensata vicenda che ritaglia i cocci, li seppellisce, li fa riemergere, per esaltare o deprimere l'archeologo. Il Trionfo del Caso.
Il frammento da integrare, con il biondo personaggio ricco di vesti, con uno scudo – mah? – con l'insegna tutta da decifrare; doveva raccontare qualche storia, esser chiaro ai suoi contemporanei, alla tavola lucchese della fine del Quattrocento che s'abbelliva e si inquietava alle immagini cantate dal maestro della graffita padana che aveva superato gli Appennini.
Per ora ci inquieta, con le labbra socchiuse, inflesse, lo sguardo perso fra il cipressetto e lo sfondo puntinato. Storie tristi, di un'epoca felice per chi frequenta la sala del primo Botticelli, forse meno per il piccolo Piero che s'applicava a rammentare alle tavole lucchesi le nuove epoche, alternando coniglie gravide a immagini enigmatiche.

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