mercoledì 8 luglio 2009

Il porto sepolto: omaggio a Ungaretti dalla Formica di Lucca



Vi arriva il poeta
E poi torna alla luce con i suoi canti
E li disperde

Di questa poesia
Mi resta

Quel nulla

Di inesauribile segreto

Il porto sepolto di Lucca, il mitico specchio della Formica: muriccioli che affiorano sepolti da terra con il campionario di ceramiche della fine dell'Ottocento: casseruole tipo Alpes Maritimes, piatti di Mondovì, willow pattern ... Ricercato, vagheggiato, vaneggiato, alfine emerge, nel deserto di limo e terra rossa, sotto lo sguardo stravolto dal caldo di Serena, travolta dal sole, o dal mistico sulfureo afflato che una terra satura di gas sprigiona. Accanto alla cloaca foderata dei mattoni d'Inghilterra, esaltati dal fuoco, un sottile paramento di frantumi di laterizi e schegge di cento pietre diverse disegna gli angusti spazi per i barchini della placida Formica, dell'intreccio di canali e rivoli d'acqua che da Lucca giungeva al mare e alla palude. Dice Elisabetta che dove la carta dell'Ottocento lo poneva, là affiora il porto. Le giovani archeologhe ... il vecchio archeologo ricerca le pagine del lontano vegliardo dell'Odissea, e preferisce vedere nei policromi intrecci di strati e strutture «quel nulla di inesauribile segreto» che l'archeologia talvolta dischiude ...

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.