domenica 12 luglio 2009
Epicedio dei Telchini della Terra dell'Auser per un Amico Trovato e Perduto
Non sono amati nei Palazzi della Terra dell'Auser i Telchini che ricercano i Segni: brutti, devastati dall'uso del piccone e della mestola (persino le splendide archeologhe della Terra dell'Auser), sporchi di polvere e fango, cattivi, per l'ostinata attenzione profusa su cocci e accumuli di pietre che chiamano muri. Palazzi dei Principi e Palazzi dei Capitani del Popolo, uniti dall'ansiosa diffidenza per il Diverso, che gusta i colori e i sapori della terra, la fruga per trovare frantumi che solo con magiche macchinazioni divengono prove della Storia,convincenti solo per i Telchini e i loro (pur numerosi) cultori. Ma anche nei Palazzi v'ha chi cerca di conoscere e capire il Diverso, ed entra, dapprima titubante, nelle fumose officine dove si elaborano gli avanzi dei Telchini di secoli remoti. Straccioni Telchini, maestri della seta, maestri della lana, maestri dei vasi, sepolti nelle fosse comuni del San Francesco. E San Francesco, dopo San Ponziano e San Pietro, fece, con Santa Lucia, il miracolo. Anche chi aveva forse diffidato dei Telchini capì la loro tormentata prosa, l'intreccio di US e USM, il senso dei dipinti o acromi frammenti che la terra donava, ricompensa al prezzo pagato ai Telchini, e diede loro decoroso spazio. Caro Ingegnere Gian Carlo Giurlani, ritrovato nel giorno di Santa Lucia, quando i Telchini furono ammessi al tavolo, have atque vale! E il Volto Santo che oscuri Telchini di secoli remoti amarono in un tondello di bronzo, ritrovato dai Telchini nella Terra dell'Auser, sia compagno nell'Ultimo Viaggio.
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