martedì 12 maggio 2009
La Rocca di Villa Basilica
Mai dire gatto ... ma forse ce la facciamo. La corsa precipitosa per concludere un ciclo di lavori iniziato cinque anni fa, con una conversazione nel portico guinigiano del Museo di Lucca sta per giungere a meta ... anche se poi, come sempre, bisognerà ripartire, incrociando sensazioni di stanchezza e necessità (biologica) di ripartire, i veri motori della humana fortuna. L'annuncio di Sara, l'entusiasmo e la passione letti negli occhi color della foresta, poi nuove scelte, e poi le ascese alla Rocca (aprile 2006, attese e entusiasmi secondari rispetto ad altre emozioni) ... uno scavo di poca fatica, tutto sulle spalle degli altri (qualche volta capita, il senso di colpa si diluisce nei casi contrari) ... Luisa che fa tutto, Laura che non ci fa preoccupare dei conti, Consuelo e le sue studentesse (anche un maschietto, in questo panorama al femminile) che lustrano i cocci. Una storia di muri e frammenti, di macerie, che si ricompone sulle pagine di un notaio del Trecento, acquista colore sulle miniature del Sercambi, si dipana nelle piogge di Villa Basilica di un autunno (2008), poi un vicesindaco che si impegna in silenzio, e tanti altri. Il 24 si presenta il risultato finale, esiste qualche volta anche il 'lieto fine' di impegni di conoscenza, forse anche di recupero di pulsioni al fare. Mah! Il 24 mattina, a Villa Basilica, sapremo. Bisogna pur sapere sperare (senza sprecare s,p,r).
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