mercoledì 7 agosto 2019

La duchessa e il sottosegretario. I centenari di Massaciuccoli



Si indugia al fresco con vista giardino nell'antica Loggia, sede di sculture lunensi oggi un po' qua un po' là. L'ottimo è nemico del meglio.
Si naviga a caso, senza meta, seguendo il vento, e si approda di nuovo a Massaciuccoli, fascicoli visti infinite volte, ma con occhi diversi. Curiosi allora del remoto, curiosità oggi estinte.
E si scivola sull'autorevole invito del Sottosegretario quasi ministro dei Beni Culturali, anno 1920 non si immaginavano neppure, ma qualcosa si faceva, nonostante guerre passate e guerre in corso, civili. Disposizioni ineludibili, seimila lire, e dopo vent'anni in sogno di Pellegrini si avverava.
Giovanni Rosadi, un po' lucchese un po' fiorentino, cultore dei Venulei, sottosegretario, ingiunge sotto forma di preghiera e si scava, alla ricerca di che non si sa, e a dire il vero non si ricava molto.
Un bel rilievo, qualche notizia, ma l'irraggiungibile tale resta.
E anche a un secolo di distanza ipotesi su ipotesi. Solo il fascino di Marziale, a dire il vero ... e una taberna deversoria a completare l'amena vacanza del senatore. Sarebbe piaciuto al deputato di Firenze che amava Lucca.
Si fanno i conti, duecento anni dacché la Duchessa ed il marchese (Mazzarosa) inviarono il Nottolini, e ne nacque, in silenzio, un riflesso lucente della mano del Valadier, e si va per i cento dal Rosadi.
A Lucca gli anniversari vanno di moda per qualcuno sì, per qualcuno no.
Chissà a Massaciuccoli ...

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