mercoledì 17 aprile 2019

La fontana di Cantignano. Sogni pasquali







Aria di Pasqua, a Cantignano, alla Badia, che già fu di San Salvatore; e aria d'oriente, al Nome del Salvatore, certo Volto Santo, forse venuto di Siria. Aria di amici, sentori di passioni, nonostante tutto.
Forse per questo, davanti ai pilastrini dell'anno 700, o giù di lì, si ritrovano emozioni, e le curiose foglie pendule divengono acque zampillanti.
Gli iconografi censureranno, ma il viaggio nel Mediterraneo che parte da Ancona, al nome di un papa Sergio che deve essere arcivescovo di Ravenna, ma sembra proprio il papa di Roma degli anni di Cantignano, risale di un secolo e mezzo nella fontana di Teodora, e poi vola nel tempo e nello spazio, in Siria nella preziosa miniatura, a Tessalonica nella Acheiropoietos, in Africa ...
Fontane di chiesa, fontane lustrali, fontane cui si abbeverano cervi, acque salvifiche.
Sono un po' troppi, rammenta l'archeologo, gli zampilli ... ma la conoscenza passa anche attraverso il sogno.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.