giovedì 25 aprile 2019
I martiri francescani di Lucca
Fase IV, si scrisse un dì, delle storie nella terra del San Francesco di Lucca, e l'archeologo che ben conosceva Archiloco, e sapeva che l'archeologo è caro finché ci son tubi da mettere, studiava e faceva studiare, scriveva, prima che i tubi si esaurissero. E in effetti era arrivato a sfiorare l'ultima meta, e vennero Franceschini e la Riforma. E i tubi finirono, e con essi l'ultima pagina del San Francesco di Lucca. Ma l'audace amante amerà per sempre, anche se non bacerà la sua amata ... Keats e Archiloco, una bella coppia.
L'irraggiunto ha il suo bello, anche se deve passare da storie strane, i Martiri di Pasqua di Sri Lanka e di altre terre, fino ai Martiri di Ceuta, anno 1227. Dovevano essere scomodi, questi francescani, andati a farsi martirizzare in terre islamiche, rompendo patti taciti e convenzioni. Così si pensa A.D. 2019, era dei Veneratori della Pasqua, dicono in USA.
In effetti anche allora un po' ci si pensò, se solo nel 1516 si vollero santi, un papa un po' chiacchierato, Leone X, avrà avuto le sue ragioni. Il Martirio di Ceuta ...
E riappaiono i Martiri Francescani di Lucca, opera di Zacchia o dei suoi, dice lo studioso severo e valente, certo opera degli anni 1524 più o meno qualcosa, che dichiara la perduta iscrizione dell'alalunga vulgo Stecca del San Francesco di Lucca e dichiarò la terra al thiasos di archeologhe belle, con i suoi cocci sviscerati in ogni lor racconto.
E se 1524 meno qualcosa fa 1516, hanno volto e nome i Santi Martiri Francescani di Lucca, che l'archeologo che aveva letto Archiloco e letto Keats vide apparire sotto lieve crosta nei pilastri dell'antico cellarium e nel 1524 foresteria.
Chissà, ma l'amante di Keats deve sognare. Perché forse la bella lo avrebbe anche respinto ...
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