lunedì 31 dicembre 2018

Bauci in Val di Chiecina, passando dal notaio pratese



Azzurro d'inverno, come gli inverni del '77 e del '78 e del '79, passati a cercare Etruschi Romani Medievali sulle colline di là d'Arno, che guardano il mare di Pontedera o sono mirate da San Miniato.
Si vaga fra le immagini remote, e il sole splende sulla collina chiusa fra Chiecina e Chiecinella, Casa Bertolli, capanna medievale e capanna romana di un giorno del '77. Sterpaglie, boscaglie, e la dimora dei mezzadri misura il tempo nel crollo delle travi e nelle ombre del sole solstiziale.
Più facile oggi ritrovare la casa di Bauci e di Filemone, romani di campagna e di boscaglia, o di brughiera, tanto cari ai potenti che celebravano le loro antiche virtù passando veloci sulle vie imperiali: qualche parola, e emerge il notaio Sumintendi, da Prato, illustratore appassionato di Ovidio, la sua capanna nata dalle capanne degli ultimi fra i contadini del Trecento. E se non fosse per le tegole, come le case dei villaggi abbandonati tra Era e Elsa, passione remota, vissuta fra i cocci della terra, i Frammenti di Storia, e le imbreviature dei notai.
Li conoscevano, i notai del Trecento, i loro clienti di campagna ...

mercoledì 26 dicembre 2018

Ridare volti ai togati antichi. Antonio Novelli, il Castelfranchese, e i rigenerati fiorentini



Incontri e apparizioni a Casa Buonarroti, assai in ombra nel furore del Bello Fiorentino, ci si va per la Vasimania di care amiche, il Dempster, le origini, le lezioni antiche di Mauro Cristofani, da rivivere quarant'anni dopo,
E si ritrova il concittadino illustre, incontrato nei versi sbilenchi del Franceschini in quegli anni Settanta, remoti, ma chi era allora, Thieme-Becker e poc'altro da leggere. Oggi tac, Google risolve con la generosità della Treccani tutte le curiosità sullo scultore cui fu patria Castelfranco del Valdarno di Sotto, cui die' gloria Firenze nel Seicento. Grazie Dimitrios Zikos, grazie Treccani. Tutto, quasi troppo, per Antonio Novelli, il Castelfranchese. Anche per lui, a Castelfranco, nemmeno una strada. Certo, non è che si vada a leggere Zikos per diletto, e una visita alla chiesa degli Antinori, seppure in Via Tornabuoni, è evento raro ...
Barocco radicato nell'ultimo Manierismo, e dedito anche a ridar volto all'antico, anno 1627, i togati di Florentia ritrovano teste e braccia, filologica restituzione con pietre diverse, sguardi patetici, ma si sa, ogni epoca vede le altre con propri occhi, vi vede parte di sé.
E un po' di sé ritrova l'archeologo pensionato, non più archeologo, che voleva dare concitati volti barocchi alle sue smosse terre, un poco tristi.