venerdì 16 novembre 2018

Dove apparvero gli Etruschi. Ritorno a Pogni.



Tre anni dalle fredde giornate di Valdelsa, con tanti amici a ricordarne uno, Giuliano, e quaranta quasi dalle escursioni sulle argille di qua dall'Elsa, per vagheggiare scene come quelle oltre il fiume. E la prof che in tre pagine rifaceva un castello, da qualche urna e dai versi del poeta cortese fiorentino, Ugolino il Verino, Marina Martelli, anni furenti di etruscologia.
Certaldo, l'altura mitica, vernici nere e urne. Silenzi affollati di segni del potere e della disperazione, facce inestricabili di quattrocent'anni di storia.
E Pogni infine, nelle ondulate sequenze d'autunno affollate di foglie morenti, e con amici si ascende alla torre sventrata, grande metafora se tutto non fosse metafora, ormai.
Ponnia o Ponna, ove apparvero gli Etruschi sul fare del Rinascimento, sette esametri di Ugolino il Verino per emozioni ancora da vivere, nelle giornate d'autunno, le più adatte a rimuginare o riflettere sugli etruschi enigmi, haec lingua antiqua et populi periere vetusti.

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