mercoledì 24 febbraio 2016
Le Belle (e Sante) Donne di Peccioli. Nostalgie del Trecento, o (soprattutto) di Valdera
Non si doveva cercare fra le perdute donne di Francia, la Grande Prostituée di Angers, o la cintura di Auffargis, demi-ceints o ceintures longues, ma fra le Sante Vergini e Martiri di Giovanni da Milano, mirabili d'azzurro e di rosso, per dar carne e colore alla Bella Donna di Valdera, sottratta da sei secoli e mezzo (dice Giovanni) di sonno a Santa Mustiola di Peccioli da mani delicate, nel tramonto di un'estate di Valdera.
E l'archeologo che tanto amava le luci tra Carfalo e Roglio, i tramonti indorati di qua Castelfalfi, di là il mare, Volterra e le Apuane, indagati qua e là i gotici misteri del Trecento, anni di guerre e pesti, furori fra Pisani e Fiorentini, chiude il suo passo sul dorato bronzeo sfavillante sulle sante fiorentine.
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