sabato 7 novembre 2015

Il cavallo senza cavaliere

Tre frammenti in tre US (la moltiplicazione e la divisione), tre mesi o forse più di scavi, il retro di un convento, per ricomporre da masse infinite di piattelli e scodelle e da maldischiena per scassettamenti multipli ed iterati per tre anni, un terzo di piatto. Montelupo, decenni avanzati del Seicento, anni di peste di promessi sposi di bravacci. Ma anche di qualche santo.
Cavallo simpatico, grosso, occhioni languidi, paesaggi dei colori surreali verdegialloblu del protobarocco straniato dei contadini di Toscana, il pop e il plebeo degli anni del Furini, un altro mondo ...
Ma grande è la metafora, suprema, i tre frammenti tre e gli altri dieci chissà dove sono finiti, per l'incedere del cavallo biondo, mantello sauro, o baio, diranno gli ippologi, forse; e senza cavaliere.

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