venerdì 25 settembre 2015

La città di Gentucca (un po' dietro l'angolo, in San Francesco)



Si deve scendere in basso, nel Giudizio Universale di Deodato, per trovare, dannati a destra ed eletti a sinistra – re vescovi abati monaci profeti e quant'altro – il popolo della città di Gentucca, nudi cadaveri, resurrezione della carne da discoverti avelli, casse viste per i Morla, un po' dopo. E anche defunti abbigliati, vesti perse nella terra se non per i fili del damasco e i maspilli di bronzo; rispetto per fanciulli troppo presto sottratti alla città forse non più di Gentucca, in quegli anni, ma dei Signori e dei Pisani.
Dalla terra, come gli uomini e le donne della città di Gentucca, la fatica degli scavi e l'impegno degli archeologi fa riemergere, narrate in pagine 144 tutte a colori, benignamente offerte ai pellegrini in San Francesco, storie del Trecento, voltato l'angolo, nel secondo chiostro.

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