martedì 6 maggio 2014

Croci sepolte, anniversari differiti e i Cuscinetti di Vetro di Chiara





Giorni di scherzi a parte, nel Valdarno di Sotto, dice l'amico di anni antichi e ancor presenti.
Sulla Fiorita Collina Tosca i fiori della Santa copron d'ombra e di terra la Croce Sepolta di Sant'Ippolito, primo fonte battesimale di Toscana, ancora, si direbbe; ma vincon fioriere opulente che esaltano le forme di snelle Paniere. Dall'archeologia all'agiografia, e il ritorno è incerto, ma non il silenzio sulle tre chiese sull'Arno, e sull'ambiguo monumento che le generò. I Sogni di Sant'Ippolito...
L'altra collina, ancor più eccelsa, differisce differisce il giorno dell'Anniversario, celebrato nella silenziosa quiete del web, per gli amici che ancora credono alle Storie Sepolte nella Terra, una storia di Etruschi ritrovata fra le tombe del colono Baldini, il tesoro della contadina Fontanelli, gli scavi sull'acropoli. Colini e vasi per le feste del vino sono riposti, s'attende settembre, se poi non sarà novembre. Troppi son gli anni del vecchio archeologo prepensionando per attendere settembre senza poi novembre, april giugno e settembre ancora.
E poi una sera delle prime di maggio, del primo calore che non entra nel deposito strippante di Segni della Storia Ridotti in Frammenti, che l'archeologo prepensionando ogni tanto lavucchia, stirucchia, studicchia, ed ecco il sole venuto dall'Oman, al nome Chiara, a illuminar la Notte non Sotterranea ma quasi del Deposito con la favilla rapita alla terra qualche metro più in là, sfolgorio di Cuscinetti di Vetro per Macchine Tessili, mitico Segno nella Terra di una storia scritta sui muri e sulle pagine di un archivio.
E se poi gli anni dei Cuscinetti che furono Cappelletti son quelli che dichiara, con un po' di tormento, la terra, i primi del Cinquecento dei Nastri Spezzati di Montelupo e dei Dolori Infiniti degli Straccioni di Lucca, c'è ancora speranza che la Croce Sepolta di Sant'Ippolito trovi, nella quiete della terra, le gioie di una mostra, e che a settembre colini e bicchieri degli Etruschi di San Miniato si spolverino, per una festa dionisiaca dove poi si celebrò il Santo dei Commedianti (che poi sarebbe San Genesio).

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