venerdì 25 aprile 2014

I Frammenti Spezzati, le Storie Ritrovate (con Franco Maestrini)



Pagine in bianco e nero, trenta e un anno fa, giorni quasi come questi, di maggio, la villa sull'Arno con gli alberi in festa, i ragazzi di paese che trovavan storie nei frammenti dispersi nella terra fra l'Arno l'Elsa l'Era e altri fiumi, come i professori che a quel dì andavan di moda, insediamenti, cultura materiale, territorio. E il Circolo del Pestival, storie di una Santa Croce piena di vita, la Grande Metafora, il Grande Vetro. Oggi i silenzi della domenica.
Nel maggio dell''83, con Ruggero visto nel seppia di un manifesto che sa ancora degli Anni di Piombo, ma per chi saliva sulle vette che vedono i Quattro Fiumi erano di passione e d'attesa, s'intrecciava un percorso vissuto per dieci anni e più, sull'autobus sul treno per Pontedera per Pisa nei viaggi d'avventura, a scoprire terre d'Oltralpe e a cercare i segni del passato.
E poi su per i lungarni di Santa Croce, a commentare gli eventi che toccavano il mondo e quella terra.
E poi, come deve accadere, le vie divergono, fino a che quasi ci si perde di vista, anzi, ci si perderebbe se solo non si sapesse che lì, su quella via, quando vuoi, quando capita, ritrovi l'antico compagno di colloqui, di dubbi, e forse anche d'attese. E infine, di nuovo archeologo, per un giorno, su amiche colline di Terricciola, qualche anno fa, non importa quanti.
E ora s'apprende da un amico non meno remoto e non meno presente su una via divergente o parallela, lontana e vicina nella memoria degli anni in cui è iniziata, che Franco cammina su quella via, ma altrove.
I Frammenti di Storia, l'avventura di una primavera di gioventù, le sale fresche di Villa Pacchiani e le acque dell'Arno, per quei giorni.

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