mercoledì 20 marzo 2013
Le allegrie delle pentole delle nonne
Son così allegre le donne di Alessandro Sani, Toscana o piuttosto Firenze, anno dichiarato 1901, anno preciso per la nonna che stava per partorir la zia che l'archeologo stanco ha visto morire, sono ora anni quasi trenta.
Sono allegre, forse per il burattino, ed è allegro anche il bambino, gli anni giusti per la guerra sul Carso, gli anni del nonno più giovane, quanto son cupe le donne infazzolettate o disvelate al mercato di San Miniato, occhio asettico dell'obiettivo, Filippo Del Campana Guazzesi.
E fanno ritrovare con altri occhi antiche pagine sulla Garfagnana dell'Ottocento, condivise con amici di terra e di studio, maestri nel rattaccar cocci, e far d'infranti frammenti tegami tegamini marmitte catini, da mettere vicino all'acquaio, o nelle povere piattaie che furon delle nonne, viste ancora negli anni di una remota fanciullezza. Archeologia a colori, ricostruzioni d'ambiente con personaggi.
Sogni perduti e ritrovati per un attimo.
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