I fiori della Terra dell'Auser, per Serena che sta per divenire da una
una in due, nella gloria dell'estate conservata anche nei giorni
d'acqua, e le virtù delle castellane di Camporgiano, l'unicorno e la
coniglia, perché le gioie delle donne di Schifanoia siano anche le sue, e
non solo.
E per Serena, che vede i segni dei vivi e
le tracce dei morti, e ne narra le storie, con delicata osteomanzia, anche se laica, la medaglia della Signora di Mammoli, ch'ella scoprì.
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