sabato 22 settembre 2012
Il filo sottile della storia (la via etrusca del Botronchio, sul far dell'autunno)
Un sottile filo bianco brilla sul cupo tono dei limi e della terra di palude, nel rigore delle bonifiche, dal cielo e dalla terra, nei giorni di trapasso dall'estate all'autunno, e le Panie sul fondo.
Con Augusto e Arturo, trentuno anni dopo i primi viaggi nel Botronchio, alla ricerca di storie etrusche di pionieri e trafficanti, fiumi paludi Liguri Etruschi, per trovare infine nel cielo e nella terra la linea retta che guida la storia, e il segno delle fosse, quindici anni dopo averle viste settecento metri più in là.
Storie lunghe, quelle di chi cerca i segni del passato, lunghissime se si attende il kairos, e talvolta, con gli amici si riesce a coglierlo a vedere un attimo il colore dei suoi occhi, e poi sentirlo fuggire.
Quando il sole umido d'agosto, con il vento che segue il temporale, ci rivela nella terra il segno della terra visto dal cielo, il kairos è stato benevolo. I mercanti di rame ferroso, i boscaioli, i pastori, i guerrieri e le filatrici e le tessitrici, come nelle situle padane, o nelle stele fiesolane, e i carri visti sui monumenti di Felsina, per un attimo fanno compagnia all'archeologo antico, ad Augusto Arturo e gli altri che cercaron nosco.
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