Photoshop naïf, per far approdare sulle rive dell'Auser che aspetta la
palingenesi la navicella salsiera del bucchero orvietano, nipote dei bronzei vascelli nuragici, scovata nei
recessi della bibliografia per dare volume e colori – un po' omogenei,
si deve ammettere – ai sogni dell'archeologo, di legni
naviganti sul fiume degli Etruschi che è nei colori sognati da Marcello e nelle piogge benevole di inverni vicini e così remoti, nella memoria.
E i colori del Caronte sottratto ai musei dell'Ellade e al pianto delle Ateniesi degli anni di Alcesti, per popolare i paesaggi d'inverno.
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