mercoledì 25 aprile 2012

I colori della Terra dell'Auser, di primavera







Colori di primavera, fra le Cerbaie e la Terra dell'Auser, e il Monte che vedemmo con Marcello e Consuelo e fu visto da Marcello dall'alto, ed ora di nuovo Marcello lo vede, e  chissà cosa direbbe.
San chiamare colori inauditi i fiori che si agitano nel vento che segue alle bufere e seducono gli insetti, san trovare i colori della Terra e dell'Acqua gli uccelli che sostano su acque increspate dal vento, per un po' di requie.
E l'Archeologo Zio, che ha dedicato gli anni suoi alle Storie della Terra, e alle passioni della Terra e delle Storie che sa narrare, trova i colori degli uccelli che sostano sulle acque mosse dal vento.
Ci sarà tempo per gli Antropologi Smemorati, che non sanno se le Fanciulle di Vagli si addobbino di lance e spade, o se efebici Fanciulli di Vagli si ornino di collane e femminee cinture, amasi impropri anche alla paideia di Teognide. Dure fanciulle liguri delle Panie, che conoscevan dolcezze di collane d'ambra e severi amori per mariti guerrieri, prima aspri fanciulli avvezzi al vibrar di lunghe lance come se fossero spade dei Celti (tie', alla maniera del Mariotti, anni di Velleia ligure ritrovata, anano 1877). E le ghiande di piombo sfidavano elmi di bronzo, nel vento delle Apuane e nel vento del Monte Castellare, che vedemmo con Marcello e Consuelo, ed amammo nei segni della sua storia letta nelle pagine del Targioni Tozzetti, nelle ricerche dell'aprile del '78, nelle immagini in chiaroscuro divinate da Marcello, e nel vento di un inverno simile alla primavera che l'anno vigente, 2012, ci regala. Monte Castellare, padre dei venti e figlio dei venti, e signore del crocevia della Terra dei Quattro Fiumi.
Laecasin dicamus, amici, a chi non ama le Storie della Terra Figlie della Passione nel vento di primavera, che cela gli uccelli fra acqua e terra, ed esalta fiori purpurei e gialli nell'erba.

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