martedì 17 aprile 2012

Andar per tabernae a Capannori







Ego nolo Florus esse,
ambulare per tabernas,
latitare per popinas
culices pati rotundos.

Bel ritmo, quello dell'imperatore amico di Antinoo, per scherzare sulle gioie di Floro e delle taverne e delle cucine e delle zanzare, con garbata parodia, come sapeva fare quando voleva.
Un po' più, un po' meno, son questi gli anni della taberna che gli amici di Capannori e l'Archeologo Giovane con gli amici suoi ricostruiscono, sette anni dopo le prime pietre viste fra le acque e le canne e di certo le zanzare.
La Via dei Martiri Lunatesi, a Capannori, trova spazi e volumi, colori (in attesa dei suoni e dei frequentatori) degli agri centuriati della prima e media età imperiale, prima che venissero i Barbari e poi nuove strutture di legno, e nuove ricerche, e nuove immagini.
Ma in sette anni far di pietre e di terra arsa e di tegole infrante una taberna è impresa degna.

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