sabato 12 novembre 2011
Il terzo viaggio: sull'Eufrate e oltre
Il terzo viaggio, verso l'Eufrate, nel monastero di Rabbula, Bet Zagba anno 586, seguendo (o meglio: anticipando) l'itinerario di Ariulfo e dei suoi compagni, dalla Pannonia all'Eufrate a Spoleto, per ispirare il monaco pittore di luci ellenistiche.
Tradizioni iconografiche o l'efficacia del presente, l'andirivieni dell'accozzaglia di soldati messa insieme dall'impero sfasciato dai sogni imperiali di Giustiniano per salvare le fortezze sull'Eufrate e quelle sul Danubio, nei colori delle tuniche, nelle cinture fatte di cinture o di panni annodati, di spade che pendono da baltei e s'ancorano a cinture, nei militari degli auxilia tiberiani della Crocifissione che divengono nel tratto pieno e nei toni dell'amico del Maestro di Castelseprio i bucellarii di Belisario o di Narsete o dei loro epigoni?
Domande domande domande per l'archeologo che vorrebbe ritrovare nel meraviglioso segno biancoenero di Sara il sapore delle letture di anni remoti. E fra Niederdollendorf e Zagba, fra il Franco con il pettine, la boraccia, lo scramasax, e i Barbari al servizio dell'impero, conclude il viaggio del sogno, e si dedica alle note a pie' di pagina.
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