giovedì 21 luglio 2011
Gli Etruschi di terra e ciottoli: l'aggere della Murella tagliato a lucido
Terra e pietra, fra le acque dei due fiumi, scandite in strati rigorosi, che Paolo rimira al termine di annue fatiche, e Silvio festeggia. Storie comprese dopo cinque anni, quando il taglio si fa perfetto, seziona l'accumulo di ciottoli appena sfatto da duemilacinquecento anni di tempeste, e soprattutto dall'opera dell'uomo, e il manto di terra consolidato dal fuoco di foreste, sottile velo nero che separa l'opera dell'uomo da quella dell'ambiente.
E di nuovo la foresta antropica che ricopre l'informe mucchio di pietre.
L'aggere che gli Etruschi tracciarono, con terra e ciottoli e forse legno, per chiudere l'angolo fra il grande e il piccolo Auser, suona finalmente di colori, storie di età tardoarcaiche ricucite dalla pazienza dell'archeologo di montagna.
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