domenica 15 novembre 2009
I mostri dei Beni Culturali
Mostran lor tortile beltade
le Angeliche archeologhe
a crude rocce avvinte, esposte
da oscena, antica superstizione
alle brame del mostro berluscone;
attendono il Ruggero piacentino
ch'avvinga il buon Medoro alle lor coste.
Un Archivista direttore coordinatore ricercatore storico scientifico livello C 3 super in attesa di essere valutato per F 5 o F 6 fascia terza ha recentemente scoperto in un faldone d'età napoleonica una sequenza inconsulta di versi ai quali parrebbe essersi ispirato Ingres per il suo capolavoro; ne è poi emersa una variante, in cui Ruggero è detto 'magrebino' e non piacentino. Un Direttore bibliotecario vice genio, amico di Segni dell'Auser, non ha avuto difficoltà a svelare l'apocrifo, giacché un'attenta perlustrazione del Du Cange non ha rivelato alcun 'mostro berluscone', neppure nelle estreme versioni in patavino arcaico delle Gesta rolandiane. Si tratta chiaramente di un'allusione alle archeologhe (soprattutto, ma anche -gi) italiane/i, che vedono nella cupa superstizione che porta il popolo italiano a preferire il Berluscone, come un dì la DC, alle rosse bandiere oggi affidate al Ruggero piacentino (andrebbero bene anche le verdi del Ruggero magrebino, più filologiche, fra l'altro), la fonte di ogni lor male, inclusi certi sintomi protoartritici che affliggono già le tortili trentenni..
Segni dell'Auser ha chiesto notizie sul mostro berluscone, e sugl'infiniti mali che pare addurre ai Beni Culturali italici, ad un suo amico Vecchio Archeologo, appena ripescato in C 3 super dopo otto anni di valutazione dei venti prima passati sotto le insegne dei Beni. E questi asseverò che sì, oggi un mostro insidia la virginea Archeologia, ma anche quando il mite Veltrone teneva il Mostro Berluscone a bada con la sua flautata prosa, e l'Opulenta Romea pontificava, altri mostri infuriavano, non meno insidiosi, generati dalla rottura del mitico vaso 1089, da cui sorsero Direzioni Infinite, disseminate in tutta la terra a propagare nuovi Verbi del Male.
In effetti, continua il Vecchio Archeologo, né il Mostro Berluscone, né il Cane Veltrone, né la Foca Opulenta han combinato tanto, quanto l'incredibile copula fra il Dirigente e il Sindacalista di quegli anni remoti. Otto anni di gravidanza, e ora che l'elenco è nato, il Sindacalista vuol di nuovo copulare, inesausto e insoddisfatto del frutto dei suoi cromosomi. Aggiunge che da una pergamena sottratta a Lindisfarne e da poco scoperta in un tumulo norvegese dove i predoni vichinghi – che oggi dispensano la Sapienza della Pace, ma furono i più Feroci Viaggiatori dei Mari sino ad allora visti – si è letto, nel fluire dell'anglosassone, che anche Grendel fu generato/a dal connubio innaturale tra un Sindacalista e un Dirigente. E allora son guai per la Sala dell'Idromele, dove i guerrieri archeologici (in tutti i sensi, reperti corrosi dagli anni) dovranno di nuovo dar prova di sé,a sessant'anni, in ottennali concorsi per titoli, come il Sindacalista vuole, per diventare da F 3 F 4 o F 5. I mostri dei Beni Culturali nella Sala dell'Idromele, e un Beowulf all'orizzonte non si vede.
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